Mentalità di scarsità vs abbondanza. Come superare il timore di aprirsi a nuove possibilità
- Giulia Fidilio
Hai una visione improntata alla scarsità o all’abbondanza? Quando qualcuno vicino a te o non necessariamente raggiunge un determinato livello di successo, ti senti minacciato? Ti sembra che ci siano meno possibilità di riuscita per te?
Oppure interpreti il successo altrui come prova dell’abbondanza di possibilità per tutti?
Il motivo per cui ti faccio queste domande è che una visione del mondo caratterizzata dalla paura della scarsità può diventare un ostacolo al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Quindi nell’articolo di oggi, sempre senza giudizio alcuno, come sempre, vorrei proporti alcune riflessioni per aiutarti a cambiare prospettiva e a guardare le cose in modo più funzionale a te, alla tua vita, ai tuoi obiettivi.
Scarsità o abbondanza: tu quale scegli?
Vediamo di definire meglio i due concetti. Una mentalità improntata alla scarsità è quella che vede le risorse e le possibilità di riuscita limitate. Per questo motivo, una persona con questa visione del mondo tende a vivere in modo problematico il successo altrui.
Oltre a questo le persone che hanno una visione di scarsità tendono ad essere pessimiste e ad aspettarsi sempre il peggio in ogni situazione.
Chi invece ha una visione improntata all’abbondanza trova nella vita un’inesauribile fonte di opportunità, in cui tutti hanno spazio per crescere, per raggiungere il propri obiettivi.
Troppo astratto? Facciamo un paio di esempi pratici, in modo da chiarire bene di cosa stiamo parlando.
Magari ti ci riconosci.
“Se smetto di lavorare per due settimane, i miei competitor prenderanno il mio posto. ll mio lavoro ne risentirà, non posso permettermelo”.
Questa affermazione, più calzante per imprenditori e liberi professionisti che per lavoratori dipendenti, è decisamente ispirata da una mentalità di scarsità.
La persona in questo caso è convinta che le risorse siano limitate, che ci siano un numero ristretto di clienti, di ingaggi, di possibilità di vendita.
Come sarebbe nello stesso contesto invece un framing ispirato all’abbondanza?
“Sono scarico, ho dato il massimo, se non riposo la qualità del mio lavoro ne risentirà. Prendermi due settimane di vacanza mi aiuterà a mantenere il livello di qualità che i miei clienti si aspettano”.
Noti la differenza?
Vediamo un altro esempio.
“Devo mantenere il più stretto riserbo su questo progetto, altrimenti qualcun altro potrebbe rubarmi l’idea e togliermi il lavoro”.
Anche qui, la persona sembra vedere il mondo come una continua competizione per risorse limitate, una sorta di giungla urbana, dove i predatori si contendono un’unica preda, e chi arriva primo mangia, mentre gli altri rimangono a bocca asciutta.
E invece chi vede abbondanza come vedrebbe la cosa?
“Se condivido le mie idee su quello che sto facendo, gli altri mi potranno aiutare a vedere i punti deboli del mio progetto che mi stanno sfuggendo. Forse incontrerò dei potenziali collaboratori che mi aiuteranno a renderlo ancora migliore”.
Qui la persona cerca attivamente di condividere i dettagli di un’idea per metterla alla prova, perché consapevole della possibilità di crescita insita nella condivisione.
Ultimo esempio, ci serve per sviscerare un altro tipo di scarsità, che non è suscitata dal paragone con gli altri.
“Non posso investire soldi, anche se ne ho e ho più entrate fisse, perché ho da pagare il mutuo. Poi potrebbero esserci spese straordinarie, non si sa mai. E se poi li perdo?”
E chi vede prosperità invece?
“Ho un guadagno più o meno fisso ogni mese, vale la pena accantonare una parte e investirla in modo da avere i fondi per quel progetto/viaggio/casa che desidero tanto”
Quest’ultimo esempio è quello che è più specificamente relativo al mio lavoro e agli argomenti di cui tratto nella mia Money Matters Community e sui miei social. Per questo era necessario farlo.
Perché è importante parlare di questo?
Mantengo la parola data, qui non giudichiamo. Anche perché la verità è che la tendenza a vedere le risorse scarse ci ha salvato la vita.
Proprio così! Questo è uno di quei meccanismi evolutivi che ci hanno permesso di superare i 250.000 anni di storia della nostra specie. E non solo a noi in realtà.
La tendenza al risparmio di risorse, siano energetiche, cognitive o alimentari è presente in ogni essere vivente. In un ambiente in cui tutte queste risorse sono limitate o necessitano di tempo per potersi rigenerare, cercare di preservarle è fondamentale.
In altre parole, la visione improntata alla scarsità implica chiusura e protezione. E funziona, talmente bene che la vita sulla terra è dipesa in larga parte da questo. Tant’è che appartiene ad uno dei tanti condizionamenti familiari sui soldi che ci plasmano fin da piccoli.
Ma nel caso delle nostre vite, dei nostri obiettivi, potrebbe non essere la soluzione ottimale.
Pensiamoci un attimo.
L’abbondanza prevede apertura, collaborazione e un sacco di nuove possibilità, il che si può tradurre in crescita, maggiore realizzazione di sé e dei propri obiettivi.
La scarsità invece porta con sé anche un altro problema. Un meccanismo perverso, che non ti aiuta, e che negli esempi sopra è abbastanza evidente: quello del paragone con gli altri.
Il paragone con le vite altrui è un esercizio intellettuale a cui siamo portati tutti, ma è utile solo se l’altro diventa fonte di ispirazione.
Se invece lo guardiamo per trovare conferma ad alcuni dei nostri pensieri depotenzianti, be’ la troveremo la conferma e rimarremo bloccati dove siamo, e dove magari non vogliamo essere.
Naturalmente tutto questo funziona anche con i soldi.
Re-framing per l’abbondanza: come superare la paura della scarsità
Se la mentalità di scarsità ti sta aiutando, non senti di voler cambiare, e riesci comunque a raggiungere i tuoi obiettivi, sono felicissima per te. Lo ripeto sempre, non devi cambiare per forza.
Per lo stesso motivo per cui non ha senso il paragone con gli altri, cioè perché siamo individui unici, non ha senso neppure forzare una visione di abbondanza su tutti.
Se invece, credi che questo modo di vedere le cose ti stia ostacolando e vuoi cercare di controllare la nostra umana tendenza alla preservazione per esplorare un mondo in cui questa non serve, ecco cosa farei io.
Ti faccio degli esempi pratici, ancora una volta, in modo da rendere tutto più chiaro.
Se sei convinto che “non si può avere tutto”, prova a riformulare il pensiero in questo modo: “Non si può avere tutto CONTEMPORANEAMENTE, ORA. Ma lavorando per priorità, si può certamente migliorare le possibilità di raggiungere i propri obiettivi”.
Questo è ciò che ho insegnato anche ai miei figli, che vedi in foto, e sta dando i suoi frutti. Ora infatti Alessandro e Arianna - rispettivamente 14 e 8 anni - hanno ben chiaro il concetto di concentrarsi su un obiettivo alla volta, lavorando per priorità.
Se quando vai a fare la spesa, prendi sempre le offerte perché per te il risparmio è spendere meno, prova a pensare che comprare cibo di qualità ti darà la possibilità di mangiare meglio, il che si tradurrà in una qualità della vita migliore (e magari anche meno problemi di salute legati all’alimentazione).
Se ti trovi a pensare che non puoi accantonare il 10% del tuo stipendio o dei tuoi guadagni ogni mese perché temi spese improvvise, pensa che invece risparmiare quei soldi e investirli significa proprio arrivare più preparata al futuro, con fondi a disposizione per le spese necessarie, per quelle straordinarie e magari anche per qualche capriccio superfluo.
Questa operazione mentale si chiama reframing. È una strategia molto semplice che puoi usare ogni volta che ti trovi ad avere pensieri depotenzianti, a temere di rimanere “senza”, ad avere paura di qualcosa di indefinito, perché “non si sa mai”.
È semplice, non facile. Se ti alleni a farlo, diventerà un’abitudine.
Riassunto e conclusione
Una mentalità ispirata alla scarsità significa vivere in perenne stato di allerta, sulla difensiva, con il freno a mano tirato.
Adottare una mentalità dell'abbondanza non significa vivere al di sopra delle proprie possibilità o ignorare i rischi. Significa piuttosto aprirsi a nuove opportunità, collaborazioni e prospettive di crescita. Significa credere che ci siano risorse e possibilità sufficienti per tutti e che il successo altrui non limiti il nostro.
Cambiare mentalità non è sempre facile, soprattutto se siamo abituati a ragionare in termini di scarsità da molto tempo. Ma con la consapevolezza e l'esercizio, è possibile adottare un atteggiamento più aperto e positivo.
Quindi ti invito a riflettere: in quali aree della tua vita stai lasciando che la paura della scarsità ti freni? Come sarebbe la tua vita se abbracciassi pienamente l'idea dell'abbondanza? Quali obiettivi potresti raggiungere?
Il cambiamento inizia da te. Scegliere l'abbondanza significa scegliere di investire in te stesso, nei tuoi sogni e nelle tue potenzialità. Significa aprirti a un mondo di possibilità infinite e creare la vita che desideri, un passo alla volta.
Giulia Fidilio
la tua Financial Trainer